
Microbiota intestinale e cervello
La nostra pancia è sede di innumerevoli e, in parte ancora sconosciute, funzioni. Oltre alla digestione e assorbimento dei nutrienti, l’intestino ospita centinaia di miliardi di microrganismi tanto che il loro numero è di molto superiore al numero delle cellule che compongono l’interno organismo umano. La letteratura scientifica più recente ha inoltre evidenziato che i nostri microbi regolano la risposta allo stress: esiste una vera e propria comunicazione bidirezionale tra il cervello e l’intestino, tanto che quest’ultimo viene chiamato “secondo cervello” o sistema nervoso enterico.
Quando siamo sottoposti ad uno stimolo stressante prolungato, il nostro organismo risponde sia a livello cerebrale ma anche intestinale e tanto più l’intestino ed il suo microbiota sono in salute, tanto meglio il “dialogo” testa-pancia riesce a gestire lo stress, adattandosi ad esso, e quindi a limitare sintomi come ansia, difficoltà di concentrazione, irritabilità ma anche nausea, crampi e dolori addominali.
La nuova sfida del mondo scientifico è individuare se e quali sono i possibili ceppi ad azione probiotica in grado di favorire la corretta relazione tra microbiota, intestino e cervello nell’uomo sano ma anche in presenza di patologie gastro-intestinali. L’importanza di conoscere in modo corretto e aggiornato scientificamente da parte degli operatori della salute quali medici, biologi, farmacisti diventa oggi fondamentale per poter gestire adeguatamente l’approccio alla salute delle persone.
Questo è uno degli obiettivi del Master Universitario di II livello “Alimentazione ed educazione alla salute” dell’Università degli studi di Bologna-Facoltà di Medicina e Chirurgia rivolto a medici, biologi e farmacisti.
Il corso di studi teorico-pratico ha l’obiettivo di fornire un aggiornamento sui principali temi correlati ad alimentazione e salute tra i quali il microbiota e la sua interazione con la funzionalità dell’organismo rivestono un’importanza centrale e scientificamente provata.