
Un concetto più allargato di Disturbo Posturale
News di Almatu.it.
È necessario allargare il concetto restrittivo di disturbo posturale in quanto la disfunzione propriocettiva si integra in una dispercezione sensoriale clinica ben più vasta.
Dopo circa quarant’anni, la posturologia permette di capire meglio e di trattare i dolori cronici di migliaia di pazienti. Nonostante questo, le anomalie visibili della postura sono spesso solamente l’espressione meccanica di una disfunzione sensoriale soggiacente, che tocca la propriocezione. Questa sensibilità muscolare invisibile, fa del muscolo un organo motore ma anche sensoriale. Essa rappresenta la spina dorsale nella regolazione posturale ma interviene anche nella localizzazione spaziale di tutte le informazioni sensoriali e nell’apprendimento del gesto.
Senza la propriocezione sarebbe impossibile sviluppare efficacemente una percezione multisensoriale in armonia con l’azione in corso. I suoi multipli ruoli e la sua straordinaria precisione, spiegano come una disfunzione propriocettiva possa dare, molto al di là dei dolori posturali, sintomi molto vari e molto differenti tra loro, come persino nel caso della dislessia o della disprassia.
È necessario proporre una terapia globale e personalizzata dell’insieme de disturbi sensoriali di cui soffre un paziente, quando presenta una disfunzione propriocettiva. L’Occhio e la bocca in ragione dei legami che li uniscono tramite il nervo trigemino, son una delle chiavi diagnostiche e terapeutiche, che permettono al terapeuta di utilizzare l’entrata retino-trigeminale patologie così varie come i dolori cronici posturali, le anomalie dell’occlusione dentale, i disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione, alcune sensazioni vertiginose ancora patologie organiche come la sindrome d’Ehler Danlos.
Dal libro dal libro Posturologia Disestesiologia di P. Quercia e A. Marino